Ho l’ambizione di voler ottenere il massimo risultato possibile con i miei atleti.

Davanti a un grande risultato sono contento ma mai soddisfatto, perché c’è sempre la possibilità, la volta successiva, di migliorarlo.

Uno dei compiti che mi sono dato è costruire, grazie a credibilità e autorevolezza, l’ambizione in ogni atleta, facendogli percepire che può ambire a posizioni superiori rispetto a quelle che crede di poter raggiungere. Cerco di costruire una “vision” differente, più alta, più ambiziosa, più importante.

Costruisco l’ambizione attraverso un processo corretto di costruzione della performance che avviene giorno per giorno senza sconti e senza false verità, critico ma costruttivo, e che coinvolge corpo e mente, perché la forza non deriva solo dalle capacità fisiche ma anche e soprattutto da una volontà indomita.