Esiste la sindrome da rientro alle competizioni? Ascoltando molti di voi esiste eccome! Va superata per affrontare al meglio questo finale di stagione e (anche) la prossima. I 3 consigli/motivi per tornare al via di una gara di triathlon.
“Mi manca l’adrenalina della gara!”: durante il lockdown (e anche nel periodo successivo) è la frase che mi sono sentito ripetere di più: dai miei atleti Elite, ma anche dai tanti triatleti Age Group che conosco e che incontravo.
La gara… Eppure ora che ci sarebbe la possibilità di partecipare alle (poche) competizioni di triathlon in calendario, invece di scoprirvi pieni di energia e di voglia di rimettervi in… gara, vi ritrovate chi spossato, chi svogliato e magari ingrassato, chi ancora in overtraining o infortunato.
Ebbene sì, moltissimi di voi sono andati in “down” a livello motivazionale, e non soltanto a causa della “reclusione” forzata della scorsa primavera, ma anche per gli strascichi che questa ha avuto. Come se fosse un brutto sogno difficile da dimenticare.
E allora cosa si può fare per affrontare al meglio questo particolarissimo “finale” di stagione?
3 CONSIGLI/MOTIVI TORNARE A GAREGGIARE
1. Sì all’allenamento ma attento a non strafare
Spesso fidarsi e affidarsi a un coach professionale e professionista evita di esagerare nel momento in cui ci vogliamo sfogare. In questo modo gestirete al meglio le energie psicofisiche senza abbandonare poi l’attività sportiva sul più bello.
2. Partecipate a una gara di triathlon per dare un senso alla tua fatica
C’è un finale di stagione denso di gare, anche con formule atipiche e con organizzazioni “curiose”, ma sempre gare sono. Gareggiate non tanto per il confronto bensì per soddisfare una richiesta psicologica di “fare fatica”, che vi aiuterà a mantenere la voglia di allenarvi durante l’inverno che sarà lungo, impegnativo e denso di dubbi e instabilità.
Quindi riprendiamoci dalla nostra instabilità di gare annullate all’ultimo minuto, iscriviamoci e gareggiamo per dare un senso a questa stagione e per dare un senso alla nostra fatica. Solo così sarà possibile riuscire a disciplinarsi per rifiorire in forma questa primavera.
Quello che conta quindi non è cosa fate e quante ripetute svolgete, bensì con che approccio psicologico vi siete posti e vi porrete davanti a queste problematiche.
3. Ritrovate la vostra “stella polare”
Da un’analisi effettuata sui miei atleti sia Elite sia Age Group è risultato che chi ha disconosciuto le difficoltà psico-fisiche di questo lockdown a lungo andare ha perso la “stella polare” e si è infortunato o ha perso la motivazione dopo aver esagerato nel “post-chiusura” rasentando l’overtraining.
Scegliere quindi di non allenarvi da soli ma sotto la guida di allenatori che vi supportano e vi sopportano diventa indispensabile: sono momenti di grande instabilità e avere una luce direzionale è molto più utile che allenarsi per sconfiggere i propri demoni.